L'Infinito

L’opera “L’infinito” di Leopardi è una bussola per vivere il presente, le sue contraddizioni, i suoi incanti.

La poetica metafisica, già reinterpretata dal maestro Ciro Palumbo in altri cicli pittorici, incontra questa volta “L’Infinito” di Giacomo Leopardi. Il componimento poetico, scritto tra il 1818 e il 1819, viene contemplato attraverso i silenzi metafisici dell’artista e catapultato su palcoscenici in cui gli oggetti presenti sono portatori di simbologie oniriche. L’artista, come il poeta, guarda oltre l’orizzonte per indagare l’inafferrabilità del tempo e l’incommensurabilità dello spazio, mostrando la capacità di approfondire le impressioni immaginifiche che provengono dalla memoria.

Innovativo e ambizioso non solo in termini di ricerca poetica ma anche nella sua articolazione, il progetto di Dadart, pubblicato da Dadart Edizioni, prevede la realizzazione di una Edizione d’Arte che ripercorre i valori e i tempi lenti del pensiero.

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L'Infinito di Ciro Palumbo

Il cofanetto contiene

Catalogo: al suo interno le opere dell’intero ciclo saranno accompagnate da un testo critico a cura di Luca Cantore D’Amore. Formato del catalogo:16,8x24 cm.

Libro d’Artista: sarà stampato su carta pregiata e rilegato a mano, sarà composto da 120 pagine, in formato 48x60 cm. Al suo interno saranno presenti un testo introduttivo e degli interventi poetici di Anna Marchitelli, inoltre sarà presente un intervento a cura di Davide Rondoni.

Stampa in Fineart certificata: soggetto tratto da un’opera del ciclo pittorico, di formato 50x60 cm, stampata su carta Hahnemuhle da 308 Gr/m2.

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